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Le Colline Lucchesi dalla vite al bicchiere

 I vini delle Colline Lucchesi hanno una tradizione che possiamo collegare addirittura all’ epoca romana e al medioevo.
Sembra che gia’ prima dei Romani le colline della Lucchesia fossero coltivate dagli Etruschi che abitavano a Lucca e poi dai Liguri i quali conoscevano bene l’arte della viticoltura e olivocoltura.
Tra il tredicesimo ed il quattordicesimo secolo la coltura della vite si era molto intensificata nel territorio delle colline lucchesi e grande era il consumo che si faceva del vino. Narrano le storie che nel 1334 furono portate a Lucca dalle vicine contrade 168.000 barili di vino che doveva essere « chiaro, vermiglio, puro e franco ».
In quegli stessi secoli l’attivita’ in cui i lucchesi eccellono e’ la produzione della seta, veicolo della creazione del mito internazionale del « mercante » lucchese, coinvolto nella produzione e nel commercio soprattutto verso i paesi del Nord Europa. Proprio assieme ai tessuti di seta, i mercanti lucchesi iniziarono a trasportare verso il nord anche il loro vino e l’olio di cui andavano tanto orgogliosi.
Ma a meta’ del 1500 nasce il sistema lucchese delle « ville-fattorie » : i Buonvisi, gli Arnolfini, i Guinigi, i Cenami, i Mansi faranno a gara per realizzare sulle colline che circondano Lucca le ville di campagna piu’ belle, applicando all’agricoltura, le tecniche agronomiche piu’ avanzate per l’epoca.
Nei primissimi anni del 1800 Lucca torna a respiare un’aria internazionale : l’arrivo delle truppe francesi, e l’insediamento in citta’ di Elisa Bonaparte e della sua corte di dignitari, influenzera’, in parte, anche i destini della viticoltura lucchese. Generali e diplomatici dell’esercito napoleonico (Grabaw e Meuron) acquisteranno alcune delle « ville-fattoria », e i vitigni cosiddetti « francesi » faranno per la prima volta la loro apparizione sulle colline della Lucchesia.
Nella meta’ del XIX secolo la vite era coltivata sia nella zona costiera sia nei territori piu’ interni.
L’ illustre botanico, Cesare Bicchi (1818- 1906) direttore dell’Orto Botanico di Lucca dal 1860 al 1906, nelle sue esplorazioni volte allo studio della flora locale, noto’ con stupore la numerosita’ dei vitigni coltivati, ma anche la totale assenza di una catalogazione sistematica (amelografia) che generava molta confusione e scarsa concorrenzialita’ dei prodotti locali con quelli provenienti da fuori. La stessa varieta’ prendeva nomi diversi da un paese all’altro e addirittura tra vigna e vigna della stessa localita’.
Per questo motivo nel 1873 si costitui’ un Comitato Ampelografico Lucchese, presieduto proprio da Bicchi.

Le Colline Lucchesi dalla vite al bicchiere

La particolare posizione della DOC Colline Lucchesi sita tra le montagne e il mare la differenzia in maniera importante rispetto alle altre denominazioni Toscane. Il suo clima fresco e ventilato, non troppo siccitoso dona ai vini una vivacità e una complessità unica che li rende la perfetta espressione di un Terroir d'eccezione.
“Il clima ha una forte variabilità, a seconda che prevalga l’influenza appenninica oppure quella mediterranea. L’Appennino influenza il clima con abbondante piovosità, ben diffusa nell’arco dell’anno, e con escursione termica notturna; mentre il Tirreno regala una luce di grande intensità e una buona ventilazione. Queste condizioni fanno sì che le uve raggiungano un’ottima maturazione – del colore e dei tannini – che producono vini di notevole morbidezza e intensità. In queste condizioni la Lucchesia è in grado di offrire alle vigne un periodo vegetativo molto lungo, gli inverni miti che sbocciano in precoci primavere, l’escursione termica presente ma moderata, la disponibilità idrica che consente una buona attività fotosintetica anche in piena estate, garantiscono la piena maturità delle uve anche con buone rese.”
Il fiume Serchio attraversa il territorio della DOC, dividendolo in due versanti; le colline a nord-ovest di Lucca: Monte San Quirico fino a Forci passando dalla Pieve Santo Stefano e la sottozona della Val Freddana; la zona orientale lungo i pendii delle Pizzorne, partendo da Matraia fino ad arrivare a San Gennaro, attraversando Valgiano e Tofori

I terreni delle DOC Coline Lucchesi sono di origine sedimentaria. In collina sono da argillosi ad argillo-sabbiosi con buono scheletro, e talvolta con buona presenza di calcare. In pianura sono più sabbiosi e sciolti.


i vini del territorio sono:

Consorzio Colline Lucchesi

 

Le Colline Lucchesi dalla vite al bicchiere

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